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15 Novembre 2022I Diritti della Natura
26 Aprile 2023In Italia si celebra la giornata nazionale degli alberi il 21 novembre. È una ricorrenza istituita nel 2013 ma che ha radici lontane. Il professor Francesco Ferrini, professore Ordinario di Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree all’Università di Firenze, racconta per Gea le celebrazioni di questo tipo nella storia.
Gli alberi hanno sempre rappresentato un qualcosa di iconico per gli uomini, fin dall’antichità. Presso greci e anche presso gli antichi popoli orientali era diffusa l’usanza di celebrare feste in occasione della piantagione di alberi. Anche i romani ricorsero all’odierna festa dell’albero poiché i boschi erano tutelati e conservati anche per motivi legati al territorio ed era consuetudine consacrarli al culto delle divinità dell’epoca. La più grande festa in epoca romana era infatti la festa Lucaria che cadeva il 19 luglio, non era un periodo in cui si piantano gli alberi solitamente, ma oltre ai riti propiziatori si festeggiavano gli alberi messi a dimora nei mesi precedenti.
Successivamente, dopo secoli di oblio, in epoca moderna, si è affermata negli Stati Uniti una celebrazione per gli alberi. Nel 1872 il governatore dello stato del Nebraska decise infatti di dedicare una giornata specifica dell’anno alla piantagione di alberi, in conseguenza dei gravi disastri naturali dovuti principalmente ai disboscamenti che erano stati fatti negli anni precedenti e che avevano interessato quei territori. Il giorno di celebrazione fu chiamato Arbor Day tutt’ora una ricorrenza festeggiata e attiva.
In Europa invece si diffuse negli anni successivi, e in Italia la prima festa fu celebrata nel 1898 su iniziativa del Ministro della Pubblica istruzione Guido Baccelli, a sottolineare l’importanza degli alberi nell’ambito dell’istruzione. In seguito venne istituita in modo ufficiale nel 1923 e nel 1951 il ministro dell’Agricoltura stabilì che la festa degli alberi si dovesse celebrale e svolgere tutti gli anni il 21 novembre.